Hai mai sentito parlare della dieta isoproteica, ipocalorica e ipoglucidica? Penso proprio di si, perché ormai se ne parla tanto anche sulle riviste di gossip. Ma forse non hai ancora capito di che si tratta, perché ne hai sentito parlare con un altro nome: la dieta proteica.
Questo tipo di alimentazione ha suscitato tante polemiche al punto che per alcune persone la dieta proteica è il simbolo del pericolo e del danno ai reni. Sicuramente diverse situazioni hanno contribuito a creare questo allarmismo come nel caso della dieta Dukan o altre similari.
La prima cosa che devi sapere è che le diete tipo Dukan non possono essere definite proteiche ma “iperproteiche”. Questa è la prima ed importante differenza.
Nel 2004 il dottor Bucholz e i suoi collaboratori hanno fatto questa ricerca. Hanno preso due gruppi di persone in sovrappeso e ad un gruppo hanno fatto fare una dieta ipocalorica a base di carboidrati, senza proteine. L’altro gruppo una dieta ipocalorica a base di proteine, senza carboidrati. La quantità di calorie assunte durante la giornata era identica per i due gruppi di persone. Dopo 3 mesi il gruppo di persone che aveva mangiato solo proteine aveva perso una media di 2,5 kg in più rispetto all’altro gruppo.
Ma perché l’alimentazione con proteine ha fatto perdere 2,5 kg in più? La risposta è semplice.
La drastica riduzione dei carboidrati e l’assunzione delle proteine attiva il processo della chetosi, durante il quale l’organismo ricava l’energia necessaria non più dagli zuccheri ma dai cosiddetti corpi chetonici che vengono prodotti dallo scioglimento del grasso depositato. Allora ricordati che la chetosi deve essere ottenuta riducendo al minimo l’assunzione di carboidrati e utilizzando come fonte calorica ed energetica le proteine.
A questo punto dobbiamo chiederci: di quante proteine abbiamo bisogno per entrare in chetosi?
Non è necessario assumerne troppo come nel caso delle diete iperproteiche ma ne bastano da 1 a 1.3 gr pro/kg di peso corporeo al giorno distribuite nei 3 pasti pasti principali. Diversi studi hanno dimostrato che questa quantità di proteine giornaliere non causa danni al rene e quindi possono essere assunte con la massima sicurezza accompagnate da una buona quantità di acqua.